Legale o giusto?

Legale o giusto? Una domanda che vorrei porre a tutti i miei amici avvocati. Ne ho tanti, non so perché visto che non ho precedenti penali ma è un fatto. Anzi, la vorrei fare a tutti visto che ho cinquemila amici su Facebook. Potremmo invadere il Molise in cinquemila ma a questa domanda so bene risponderanno in quindici. E chi se ne importa? Invaderemo Roccagorga.

Nella vita fai qualcosa perché è legale o perché giusta? La domanda non è retorica. Un’ipotesi non esclude l’altra ma molto spesso è così. E c’è molta differenza tra il legale ed il giusto. Ecco qualche esempio:

Siamo in tre, c’è una discesa in montagna molto ripida di un chilometro che termina con un muro di cemento. Vogliamo buttarci con un carretto senza freni. E’ legale? Si! E’ lecito che uno di noi tre abbia un’illuminazione e chieda:”come faremo a frenare?”? Si, certo. E’ giusto che tutti e tre pensiamo:”Boh, sticazzi. Buttiamoci!”? No. Non è giusto. Troveranno la sindone di noi tre sul muro.

Ciò che è legale non sempre è giusto. Gli allevamenti intensivi sono legali ma sono un abominio inaccettabile contro gli animali.

E’ legale bere fino a non distinguere Belen da un alce? Si, certo. E’ giusto che la società e la sanità si debbano fare carico della salute di una marea di alcolizzati? E’ giusto che in Italia ogni ora ci siano due morti per cause legate all’alcol?

E’ legale fumare sigarette? Si, certo! E’ giusto che ogni ora in Italia muoiano 10 persone, comprese tra i 35 ed i 65 anni di età, per cause legate alle sigarette? E’ giusto che questa piaga costi allo Stato 26 miliardi di euro? No, non è giusto.

E’ legale non voler leggere fatti reali quanto orribili sugli allevamenti intensivi? Certo. Nessuno ti obbliga. Ma se qualcosa ti fa orrore, se è un qualcosa che non puoi mostrare a tuo figlio, allora non è una cosa buona. Non credi? E’ giusto voltarsi dall’altra parte? Non è una cosa giusta. E allora perché l’accetti? Perché la sovvenzioni?

E’ legale che la pubblicità di AIA sia ‘Dove c’è AIA c’è gioia’? E’ legale che McDonald’s chiami il pollo McChicken? Si, certo. E’ giusto che un’azienda stupri milioni di animali per poi sottrarre i cuccioli alle madri, li nutra con ormoni, mangimi carichi di diserbanti e fertilizzanti, gli somministri antibiotici e li uccida dopo pochi mesi senza che abbiano visto un filo d’erba o il sole? No, non è giusto. E dov’è la gioia in tutto questo orrore?

Mc nei nomi, in irlandese significa ‘figlio di’. E’ legale che un’azienda chiami McChicken un panino fatto con pezzi di polli? E’ legale che gli animali, oltre ad essere sfruttati e straziati, vengano umiliati? Per McDonald’s evidentemente si. E’ giusto? Io lo trovo orribile.

Ma è legale stravolgere la realtà e manipolare la gente con messaggi e parole fuorvianti?

Evidentemente si. Ma è giusto? A me piace riflettere: che significa ‘petto-di-pollo’? Si tratta del petto del pollo. E’ diverso così. Vero? Cotoletta? Si tratta di una fetta di carne del vitello. Cos’è un vitello? E’ il cucciolo della mucca di età inferiore a 12 mesi. Gli straccetti con i funghi? Sono pezzi di carne del manzo e cioè il vitello più adulto, da uno a tre anni.

Ma quanto potrebbe vivere un bue o una mucca? Venti anni. Questo potrebbe vivere. Come il tuo cane o il tuo gatto. E’ legale che l’uomo stupri le mucche, dopo nove mesi di gravidanza, gli sottragga il cucciolo, lo ‘allevi’ e poi lo uccida dopo pochi mesi o entro due anni? Si, evidentemente lo è. Succede questo. E’ giusto? No!

E' legale l'abominio degli allevamenti intensivi ed il loro impiego di risorse del pianeta? Son domande che molto presto dovremo farci tutti quanti.

E’ legale che ogni anno nel mondo vengano ‘allevati’ ed uccisi 150 miliardi di animali quasi tutti cuccioli?

Si, evidentemente. E’ giusto accettare questo orrore, questo abominio travestito di gioia ed allegria? E’ giusto esserne complici silenti? E’ giusto che molti di questi animali allevati in fretta vengano uccisi e fatti a pezzi per essere esposti nei supermercati dove non saranno venduti? E già! La quantità serve per dare l’idea di scelta, di abbondanza. Nessuno vorrebbe vedere un bancone con soli tre polli. E allora? Un fiume di carne e di latte finisce al macero perchè invenduto. E succede anche per il pane. Ma è giusto che le aziende della grande distribuzione utilizzino le risorse del pianeta e di tutti per i propri interessi meramente economici?

Non molto tempo fa era legale fumare dentro un pub, dentro un ristorante, dentro un aereo o in un cinema. Non era giusto per i non fumatori. Non era giusto per nessuno. Oggi è riconosciuto abominevole fumare in locali pubblici chiusi.

Non molto tempo fa c’erano le miniere di carbone e molte macchine e fabbriche funzionavano a carbone. Oggi, a parte sette centrali elettriche in Italia che si alimentano con questo combustibile, il carbone è stato dismesso.

Tra qualche tempo anche gli allevamenti intensivi verranno dismessi. Forse prenderà ‘vita’ questo commercio di carne ‘coltivata’: in buona sostanza tumori di laboratorio. Le industrie si stanno già preparando. Una ‘braciola’ costerà di più a te ma meno alle industrie ed al pianeta. Soprattutto non costerà più agli animali.

Gli allevamenti intensivi verranno visti per quello che sono: un legale abominio della razza umana degli ultimi cento anni. Un vergognoso, criminale, ignobile olocausto animale. Verranno vietati. Ed io spero di essere ancora vivo quando succederà.

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