Imbolc

Celebrazione della Luce e della Purificazione nel Ciclo delle Stagioni

Imbolc! Ne hai mai sentito parlare? E’ noto anche come Imbolic o Candelora ma anche come Disting per i Teutonici, Lupercus nella Stregheria, Oimealg per i Druidi . E’ una delle otto festività pagane della wicca dedicate al sole ed i suoi movimenti. Questo sabba maggiore quindi, segna il passaggio dall’inverno alla primavera. Viene celebrato il 1° o il 2 febbraio nell’emisfero settentrionale, rappresenta una celebrazione della luce crescente e del rinnovamento della natura. In questo articolo, ne esploreremo le origini, il suo significato profondo e le tradizioni associate, con particolare attenzione ai riti con il fuoco purificatore, alle candele e alla Candelora.

Il ritorno alla luce dopo i rigori invernali è la promessa di Imbolc. Tante le tradizioni e molti festeggiamenti in tutto il mondo.
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Le sue radici si trovano nelle antiche tradizioni celtiche e pagane, segnando il punto intermedio tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera. Il suo nome deriva dalla parola gaelica “oimelc” che significa “latte d’agnello”, indicando il periodo in cui le pecore cominciano a partorire e il latte fluisce abbondante. Questa festa è dedicata alla Dea Brigid, associata alla guarigione, alla poesia e alla forza creativa.

Brighid (chiamata anche Brigid, Brigit, Bridget ecc.) è la dea celtica della fertilità, del fuoco, della creatività e della guarigione. Era molto importante per i popoli irlandesi, talmente importante che neanche l’egemonia della chiesa cattolica riuscì a cancellare la ricorrenza e fu canonizzata come Santa Brigida, la matrona delle arti e della guarigione. Le sacerdotesse di Brigit usavano tenere fuochi accesi a Imbolc fino all’alba per salutare il sole e questa tradizione è stata perpetuata dalle suore per molti secoli in onore della nuova santa.

Imbolc rappresenta un momento di transizione e di preparazione per l’arrivo della primavera. È il momento in cui la Terra si risveglia dal letargo invernale, anticipando la rinascita della natura. Simbolicamente, è anche il periodo in cui la luce diventa più predominante, superando le tenebre dell’inverno. La sua celebrazione è intrisa di speranza, purificazione e rinnovamento.

Tradizioni e Riti con il Fuoco Purificatore:

Anche tu accendi le candele in casa o in giardino per festeggiare Imbolc?
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Uno degli elementi centrali della celebrazione di questa ricorrenza è il fuoco, che rappresenta la luce che cresce e la purificazione. Durante i riti con il fuoco purificatore, si accendono falò o candele speciali, simboleggianti la vittoria della luce sulle tenebre. Le persone saltano attraverso il fuoco per purificarsi e per attrarre benedizioni e prosperità nel nuovo ciclo stagionale.

Le candele giocano un ruolo significativo nelle celebrazioni. La Candelora, detta anche “Giorno delle Candele,” è un momento in cui le persone accendono candele e le dispongono nelle proprie case per scacciare le ombre dell’inverno. Questo gesto simbolico è un atto di speranza e di accoglienza per la luce che torna.

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Imbolc può rappresentare anche un periodo di riflessione sulla connessione con la natura e sull’importanza di un approccio compassionevole verso tutti gli esseri viventi. La scelta di alimenti vegani durante le celebrazioni può aggiungere un significato più profondo alla festività, rispettando il ciclo della vita e abbracciando uno stile di vita che promuove il benessere di tutti.

Ma che si mangia in questa festa?

Beh una delizia di Imbolc, sono delle frittelle che gli antichi romani chiamavano frictilia e sono frittelle di mele. La stessa usanza in seguito c’era anche nella Repubblica Serenissima, a Venezia. I fritoleri erano una gilda esclusiva di cuochi molto amati che si tramandavano l’arte di padre in figlio e la frittella divenne piatto nazionale.

Un’altra tradizione molto diffusa è quella di preparare dolci, pane o zuppe che prevedano semi di zucca, frutta secca, legumi e cereali.

E tu come festeggerai il risveglio della Natura? Scrivilo nei commenti!

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