Supermarket, perché non ci entro

Nei supermercati le persone vengono trattate alla stregua di animali negli allevamenti intensivi:

Foto di Jacques GAIMARD da Pixabay

All’interno dei supermercati il percorso al suo interno è obbligato e controllato a vista come quello negli allevamenti intensivi. Il pretesto è la sicurezza ma in realtà sei registrata, studiata e controllata in tutto ciò che fai: quello che scegli, come lo scegli, le quantità, la frequenza… Ci hai fatto caso? Non una volta la cassiera dimentica di chiederti la tessera. E questo avviene in tutti i supermercati. Anche gli animali hanno la tessera: è magnetica, è sull’orecchio e viene controllata in tutto da un computer. Anche la tua è magnetica ma la tieni in tasca. Tutte le tue ‘scelte’ avvengono in un campo limitato e guidato ma le loro tecniche di marketing, semiotica, disposizione degli articoli, quantità, musica, ti fanno sentire libera di scegliere e indipendente.

Omologazione e qualità sempre più scadente

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Nei miei viaggi in altri paesi ho potuto notare che i prodotti nei supermercati sono assolutamente gli stessi sia a Valencia che a Bucarest o a Manchester. Le tecniche di manipolazione delle masse sono identiche, globalizzate, standardizzate e questo lo trovo inquietante. Si stanno perdendo l’identità ed il ricordo delle proprie tradizioni. Il gusto, la qualità, i sapori, le preferenze, non sono più personali ma di massa. Questo fanno le industrie. Sapore e gusto studiato ed edulcorato in laboratorio fino a stravolgerne l’originale di cui si perderà memoria. Per tutti uguale, in tutto l’occidente.

Alla grande distribuzione non importa nulla degli animali, dell’ambiente e..

alla grande distribuzione interessa solo il denaro. Gli animali vengono stuprati, avvelenati e straziati nella loro breve ed orribile vita. Dove c’è AIA non c’è gioia. Dove c’è AIA, Amadori, McDonalds c’è orrore, dolore ed uno spaventoso sfruttamento degli animali e delle risorse di tutti come: terra, acqua e aria. Pensa che un pulcino in Natura diverrebbe adulto in 6 mesi. In questi stabilimenti di sofferenza e morte, il pulcino diventa adulto in meno di quaranta giorni. Petto e cosce talmente grandi e pesanti rispetto alle ossa che non riescono neanche a reggersi in piedi (Broiler). Pensa che gli allevamenti intensivi fanno danni incalcolabili al territorio, alle falde di acqua, all’aria. Ricorda: per far ‘crescere’ un chilogrammo di carne sono necessari quindicimila litri di acqua. Per far crescere in due anni un manzo di seicento chili ci vogliono quattro tonnellate e mezzo di mangimi. Quanta gente potrebbe sfamarsi con quattro tonnellate e mezzo di cereali?

della tua salute e dei tuoi cari.

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Come avrai notato sui prodotti c’è scritto ben in vista ciò che vogliono che tu legga e molto in piccolo e ben nascosto ciò che per loro è obbligatorio riportare ma non vogliono che tu sappia. Sai cosa intendo: grassi saturi, trans, coloranti, zuccheri, componenti chimici, zone di produzione… Gli ingredienti, ciò che è veramente importante che tu conosca, sono nascosti. Comprare e consumare i prodotti industriali significa cedere il controllo di ciò che ti nutre, ti sostiene e dà energia, ad una multinazionale. Decide la multinazionale cosa somministrarti, con quali ingredienti, in quale quantità, etc. Ti fidi di prodotti, packaging e protocolli più che dell’amore di una mamma. Scarti e mangi o bevi senza nessun dubbio. Questo è davvero inquietante. Eppure una bottiglietta di Estathé contiene mezzo etto di zucchero… Eppure basta leggere i dati ISTAT. In Italia, ogni venti minuti muoiono:

  • quattro persone con diabete, di qualsiasi età
  • nove persone con malattie cardiovascolari
  • sette persone per cancro.

Numeri da guerra senza cronisti. Non ti dico obesità infantile, leucemie… L’unico comune denominatore che riguarda quasi tutta la popolazione è la grande distribuzione alimentare nei supermercati.

Nei supermercati lo spreco di cibo è scandaloso ed orribile ma nessuno ci pensa: una vergogna dell’umanità

nei banconi-mangiatoie ai quali attingono i ‘clienti da allevamento’ dei supermercati c’è moltissima offerta di carne, latte, formaggi ma solo una piccola parte viene venduta. Il resto, prossimo alla scadenza, viene buttato al macero. Pensa: quanti animali allevati in una breve orribile vita e ammazzati per nulla? Solo per fare vetrina ed abbondanza… Anche il pane. Tonnellate di pane vengono buttate ogni giorno. Per leggi interne ai supermercati, questi ‘prodotti’ non possono essere ceduti o regalati, pena il licenziamento. Questo accade in Italia. In Inghilterra ad una certa ora, dimezzano il prezzo e poi lo abbassano ulteriormente per buttare cibo il meno possibile…

I supermercati sono produttori di montagne di imballaggi ed immondizia

Ogni piccolo prodotto è imballato, inscatolato, imbustato, più volte. In Inghilterra, presso la catena Waitrose, ho visto un mandarino sbucciato confezionato in una vaschetta di plastica da indifferenziato. Ci pensi? Per un mandarino che mangi in un secondo, viene creata ed utilizzata una vaschetta di plastica che ritroverà tuo nipote al mare fra trent’anni. Dopo cinquant’anni di supermercati e consumismo americano, siamo letteralmente sommersi dall’immondizia.

Alla grande distribuzione non importa nulla dell’occupazione o dell’economia locale.

Pensa che a Trento ha aperto il primo Conad totalmente automatizzato. Bello, eh? Come negli allevamenti intensivi. L’unica differenza è che tu paghi con la carta, la mucca paga con la vita. Finita dunque l’era dello scambio di battute con il fornaio, con lo sconticino dal calzolaio, due parole dal droghiere… Zero rapporti umani. Tutto protocollato ed automatizzato dall’intelligenza artificiale. Come profetizzato nel film Brazil… E, ma i posti di lavoro persi con le chiusure dei piccoli commercianti distrutti dal maglio fiscale e dalla grande distribuzione? Fa niente… Ecco cosa significa:” Conad, persone oltre le cose”. Significa che di te, della tua salute e della tua occupazione, non gliene importa nulla.

E quindi, che fare?

Negli ultimi anni sono moltiplicati a dismisura i centri commerciali ed I supermercati. La gente li trova comodi ed economici ma è una falsa percezione. Nel supermercato spesso finisci per acquistare cose alle quali non avevi pensato. Essendo diventato in molti posti l’unica soluzione per gli acquisti quotidiani, i prezzi sono lievitati. Il supermercato ti fa pagare l’eccesso in vetrina non venduto, gli imballaggi e la pubblicità. La soluzione sono i mercati rionali: Sono belli, sani, colorati, pieni di vita e di gente. Sono economia locale, genuina e a carattere familiare. Sono rapporti umani.

Cerca un mercato annonario, un mercatino, una fiera, i mercati coperti, i mercati settimanali, i piccoli produttori italiani…

Foto di Leopictures da Pixabay

Il cibo è sacro. Il cibo è Vita. È una cosa seria, da rispettare. Il cibo sano, locale e di stagione è prevenzione. È un privilegio. Il cibo è una benedizione. Il cibo è Amore Nei supermercati il cibo è umiliato, marchiato, etichettato dalle industrie. Entraci il meno possibile. Evita i prodotti industriali. Anche quelli cosiddetti “vegani”! Non ricadere nella trappola del comfort, del pronto, del green! Sono pieni di zuccheri e lo zucchero è una droga pesante come la cocaina. Cerca di trovare il tempo per cucinare, per amarti. Per necessità cedi il controllo di otto-dieci ore del tuo tempo al datore di lavoro. Non cedere anche il controllo del tuo cibo all’industria. Amati.

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