Tanto muori pure tu!

Spesso a noi vegani viene detta questa frase ma nessuno di noi si crede immortale. E' la qualità di vita  che conta...
Foto di Alexa da Pixabay

E già, niente di più vero. È una frase che mi hanno detto tante volte. Questa è la frase che ti diranno più spesso quando si accorgeranno che hai scelto o scoperto di amarti.

Di questa verità, chi più chi meno, ne siamo tutti consapevoli. Tuttavia, soprattutto negli ultimi decenni, siamo stati programmati male.

Il nostro Uovo Aurico che ci avvolge è totalmente pieno di noi. Non abbiamo spazio per percepire l’altro. Siamo pervasi da un senso di sovrumanità indotta da programmazione errata. Un sistema ci ha insegnato ed abituati a percepire solo noi stessi. Ci ha insegnato ad essere individui. Brilliamo ed emaniamo noi stessi. Siamo stazioni emittenti e non più riceventi.

Avendo persa la percezione e l’empatia dell’altro, avendo perso l’Amore e la Cura per il prossimo, avendo atrofizzata la ghiandola pineale, il Terzo Occhio, ci siamo intimamente convinti che tutto ciò che non ci piace, o di cui abbiamo orrore e paura, accada all’altro. Ovvero il sistema ci ha indotto a crederlo.

Il sistema riesce a governare meglio e più facilmente un gregge di individui che non si percepiscono l’uno con l’altro. Gli individui che trasmettono invano ciò che nessuno percepisce. Tutti scrivono ciò che nessuno legge. Tutti dicono o mostrano ciò che nessuno ascolta o guarda.

E in questa programmazione c’è un bug? C’è un errore? Si, certo. È la Malattia. La Malattia ti rende consapevole. La Malattia ti sveglia.

Il dolore, l’inabilità, la sofferenza, ti svegliano dal torpore indotto. Con la Malattia perdi il senso di sovrumanità, perdi un pò di te e… Si crea spazio, trovi l’altro. La Malattia ti riconnette all’altro. Tu sei l’altro e l’altro è te. La Malattia non capita più solo all’altro. Tu ora percepisci, ascolti, guardi l’altro. Tu diventi l’altro.

La Malattia mette fine all’autodistruzione, al sabotaggio. Il sabotaggio che dà forza al falso senso di sovrumanità indotto. Sai di che parlo: sbornie, droghe, zuccheri, eccessi, cibi processati, junk food… Questa sfida continua che umilia e mette in pericolo l’unico vero patrimonio degno di Amore ed Attenzione: lo stato di grazia che è la Salute. Fino a quando dura, fino a quando va bene.

La Malattia ti sveglia. Se la Malattia te lo concede impari ad amare e gestire al meglio quello che è rimasto di te. Senza rimpianti su ciò che avevi senza saperlo perché tu ora sai bene che quello che la Malattia ti ha lasciato è ancora tantissimo.

Con la Malattia cade il superfluo e rimane l’essenziale.

Con la Malattia ti rendi conto che la tua forza non è nell’incoscienza ma nella consapevolezza della tua fragilità. Non fai più auto sabotaggio…

E si, muoio pure io ma…

La Malattia mi ha insegnato ad Amare la Vita, il mio Tempo, ogni singolo minuto, i dettagli prima insignificanti, un abbraccio, un’alba, un bagno freddo ( e si, amo svegliarmi ancora di più, amo essere sveglio, vivo), una passeggiata in un bosco…

È per questo che ora presto tanta attenzione a tutto. Me l’ha insegnato la Malattia: nulla è scontato, ogni minuto, ogni alba, ogni tramonto, ogni abbraccio, ogni frutto… Tutto è un Dono.

Il grande paradosso? La Malattia è la Cura. La Malattia è un Dono.

E lo voglio vivere presente, lucido, in Salute…

6 commenti

  1. Ciao Marco,
    è bello sapere che sei stato più forte della malattia ed oggi sei una persona diversa e sempre propositiva. Continua sempre su questa strada 😘

  2. Se tutti fossimo capaci di stare al mondo con queste premesse, sarebbe tutto più semplice, la nostra vita sarebbe più semplice,e invece…

    1. Ciao Francesca.Benvenuta! Il sistema ci manipola e fagocita. Vivere contrastando le strategie che ipnotizzano le masse è complicato ma non impossibile. Secondo me il primo passo è spegnere la tv. Di dipendenze e condizionamenti e di come ho fatto a liberarmene, ne parlerò in altri articoli perchè penso che la mia esperienza possa essere utile al prossimo. Grazie per la tua lettura. Mi fa capire che questi miei non sono messaggi in bottiglia.

  3. La vita pone continuamente sulla nostra strada ostacoli e prove da superare ma solo i migliori di noi riescono a trasformare la sofferenza e il sacrificio in saggezza e nuova capacità di vivere.

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