Le nonne del Canavese consigliavano alle loro nipoti di cospargere di cumino il pane per trattenere il proprio amato. Allo stesso modo i colombi e le galline rimangono nell’aia senza fuggire se nel pastone di farina ci sono anche i semi di cumino carvi.
Il cumino è citato persino dal profeta Isaia (VIII sec. a.C.). In pratica era una spezia molto amata dagli Ebrei che la spargevano su svariate pietanze per insaporirle e renderle più digeribili.
Apicio, lo chef dell’antica Roma, lo consigliava come afrodisiaco.
I maomettani lo mischiavano a miele e pepe per risvegliare i sensi.
Molti secoli dopo anche Rudolf Steiner, il padre dell’antroposofia, riteneva che il cumino potesse infondere energia ad un corpo astrale malandato. Lo prescriveva per curare ipocondria e isterismo.
Il cumino nell’erboristeria alchemica è legato a Mercurio e Terra. Porta saggezza taoista (la via di mezzo) e cura i disturbi dell’uomo che predilige il controllo su tutto al potere del fluire. Disturbi come l’insonnia, contratture muscolari, stitichezza cronica.
E per la salute?
Il cumino e ricco di proprietà curative. Famoso è il Kummel, un liquore digestivo: devi far macerare per 15 giorni, a temperatura tiepida, 40-70gr di semi di carvi in un litro di acquavite. Successivamente lo filtri e ci aggiungi 200gr di zucchero.
Con impacchi, cataplasmi e frizioni, il cumino attenua i dolori reumatici. E’ sufficiente scaldare in forno 50gr di semi, avvolgerli in un panno di lana caldo ed applicare sulle parti doloranti.
Gli Arabi ci curano la tosse e le malattie da raffreddamento con il cumino: devi bollire 10gr di semi di cumino in tre tazze di acqua fino a quando l’acqua non si riduce di un terzo. E poi bevi una tazza due volte al giorno.
Il cumino è carminativo e quindi cura anche i disturbi digestivi: puoi macerare 20gr di semi in 100ml di alco a 60° per cinque giorni. Poi ne assumi 20 gocce in poca acqua dopo i pasti.
E potevano mancare i disturbi respiratori? Santa Ildegarda consigliava i semi di cumino ai pazienti di malattie polmonari, soprattutto l’asma: puoi diluire 3 gocce di olio essenziale di cumino in un cucchiaio di olio di ricino e frizionare il torace.
E poi coliche renali. Per alleviarne i dolori, fai macerare 3gr di semi in 100ml di vino per 5 giorni. Poi bevi un bicchierino dopo i pasti.
Ma in cucina?
Del cumino non si butta nulla. Persino le radici che sono molto simili alla carota (ette credo, son della stessa famiglia delle ombrellifere). Si mangia tutto. Io lo uso praticamente su quasi tutte le pietanze. Ma solo i semi: li metto nelle salse, negli sformati, nell’impasto delle piadine, nelle minestre soprattutto.