Il sulforafano è un composto del gruppo degli isotiocianati. Appartiene alla famiglia dei composti solforati. E questa informazione a noi cumuni mortali francamente ci rimbalza. Ma perchè te ne parlo? Perché il sulforafano si trova nelle crucifere e cioè broccoli (romano, barese, siciliano), cavoli, verze, cavolo cappuccio, cavolfiori, cavolo nero o cinese, cavoletti di Bruxelles… ed è un composto il cui principio attivo è risultato essere efficace nella battaglia contro il cancro. In questi studi è stato notato che il sulforafano inibisce la crescita di cellule e masse tumorali.
Ma non finisce qui:
Il sulforafano si è fatto notare con successo in diversi ambiti della medicina. Infatti contribuisce a mantenere in forma le ossa ed il sistema cardiocircolatorio. Aiuta a inibire l’apoptosi delle cellule delle ossa quindi è ottimo contro l’osteoporosi. Aiuta a contrastare il diabete. È molto utile ad abbassare le infiammazioni e rallenta persino l’invecchiamento.
Dirai ancora che non ti piacciono i broccoli?
Spero di no perché fra l’altro la famiglia delle crucifere è come i Mariachi: sono tanti componenti, tutti versatili e buonissimi.
Ma come riuscire a trarre tutti i benefici del sulforafano?
Devi sapere che il sulforafano si forma quando la pianta si danneggia ovvero quando la tagli. Si, proprio così, quindi per avere grande quantità di sulforafano devi tagliare in piccoli pezzi il broccolo, il cavolo nero, il cavolfiore o la verza una mezz’ora prima di cucinarli. Evita il forno a microonde perchè distrugge il sulforafano ed utilizza il fornello normale per una cottura a fuoco moderato che non sia troppo lunga. Direi cinque minuti.
Meglio il prodotto fresco
Essì, il prodotto fresco batte quello surgelato dieci a uno. Come quasi sempre. Prodotti freschi, di stagione, locali e biologici. Non abbiamo bisogno di prodotti da paesi con altre leggi su diserbanti, pesticidi e fertilizzanti. Abbiamo tutto.